Era stato annunciato che il governo, tra le ultime disposizioni prima della fine dell’anno, avrebbe anche fatto approvare sanzioni più pesanti per chi utilizza il cellulare alla guida dell’automobile. Naturalmente, essendo un provvedimento che avrebbe tutelato la sicurezza e quindi anche la salute pubblica … è saltato e non arriverà in aula nell’immediato. Mi è sempre risultato difficile capire perché ci sia bisogno di tempi specifici e lunghissimi per dar corso a leggi sensate, ma del resto io non sono certo un esperto di iter parlamentare. Certo è che una cosa del genere fa pensar male, fa pensare a interessi forti da tutelare. Doveva essere previsto il ritiro della patente per chi era “beccato” con il cellulare all’orecchio: non è che si correva il rischio di telefonare di meno e quindi di acquistare meno smartphone? Non posso proprio pensarlo anche perché davvero detesto tutte le teorie complottiste e quindi non voglio assolutamente essere sfiorato da questo pensiero. Lo dico sul serio. Credo solo si tratti davvero di problemi meramente burocratici e la cosa forse mi fa incavolare maggiormente: fosse dovuto all’essere lestofanti farebbe più onore ai nostri politici. Invece temo sia solo cialtronaggine pura. La scusa ufficiale è che per una tale norma esistono “problemi di ammissibilità”: misteri del burocratichese. Comunque sia, assodato che l’uso del cellulare al volante è pericoloso per se stessi e per gli altri, soprattutto in caso di scrittura di SMS, WhatsApp, e-mail e similari, forse dovremmo essere direttamente noi a darci una regolata. Anche perché se proprio si deve rispondere a una chiamata ci sono sistemi come l’auricolare e il vivavoce che permettono di farlo senza staccare le mani dal volante e per i messaggi ci si può fermare, se non si ha un sistema di dettatura. Gli irriducibili del cellulare al volante possono tirare un sospiro di sollievo e ringraziare ancora una volta la nostra classe politica.