Credo che ormai si stiano superando tutti i limiti della decenza. Non si ha più ritegno di dire e scrivere qualunque cosa passi per la mente, sia sul web ma ora anche in televisione. L’altra sera su La7 Lilly Gruber, nel suo programma “Otto e mezzo”, ha ospitato tal Carmine Castoro, che si definisce “filosofo della comunicazione”, il quale ha dichiarato senza problemi e come se stesse dicendo la cosa più normale del mondo: “A me Barbara D’Urso fa più paura dell’Isis”. Non è stato minimamente sfiorato dall’idea che una frase simile non è solo “sopra le righe”, non è solo un mezzuccio per far parlare di sé i media, è anche profondamente offensiva nei confronti di chi, negli attentati dell’Isis, ha perso persone care. Ce ne sono anche in Italia, purtroppo. Io non sono poi qui per difendere la D’Urso, che non ha bisogno sicuramente della mia difesa (e che di fronte a tal Castoro potrebbe anche semplicemente usare la celebre frase del Marchese del Grillo), ma la stessa Gruber doveva secondo me dissociarsi in modo molto più netto di come ha fatto e non solo indirizzare complimenti alla conduttrice Mediaset. Doveva condannare con forza il “filosofo” e magari anche allontanarlo. Non ne avrebbe sofferto nessuno e magari in futuro gli ospiti avrebbero messo in funzione il cervello prima di parlare.