Oggi un argomento di carattere locale: riguarda Tortona, ma credo che di situazioni simili ce ne siano purtroppo in tutta Italia. Il fatto grave è che ormai siamo tutti rassegnati e nessuno più si meraviglia di nulla. Ed è una situazione che va avanti da anni, mica da mesi o giorni. A novembre 2015 apriva la nuova circonvallazione della città, uno svincolo atteso da moltissimo tempo che avrebbe permesso di diminuire il traffico automobilistico nell’unico punto di accesso alla città per chi proveniva dalle autostrade A7 e A21. In effetti così è stato, ma da subito si era notato che la nuova uscita dopo il casello verso la città aveva problemi di visibilità e risultava quindi pericolosa. Non dovrebbe succedere, ma a volte può capitare. Basta rimediare in tempi ragionevoli apportando le dovute correzioni. Questo quello che farebbe chiunque, in casa propria almeno. Troppo semplice. Mesi dopo e soprattutto parecchi incidenti dopo, finalmente si è notato un cambiamento, eseguito in modo provvisorio, con dissuasori mobili, anche davvero brutti a vedersi, ma si pensava fosse una soluzione transitoria in attesa dei lavori definitivi. Anche perché questa soluzione prevedeva che in uscita dal casello gli automobilisti potessero solo dirigersi verso Tortona e non nel senso opposto verso Novara, dove ci sono anche altri centri abitati. Queste persone sfortunate dovevano ora arrivare fino a Tortona (circa 2 chilometri) per poi tornare indietro e finalmente poter imboccare la strada nell’altro senso. Questa “soluzione” è stata adottata a nei primi giorni di luglio 2016 ed è ancora in vigore! Il risultato è che il biglietto da visita della città, cioè la prima cosa che si vede uscendo dall’autostrada, è uno svincolo orrendo, pieno di dissuasori posticci. Ovviamente poi non tutti si rassegnano alla viabilità così scomoda (ed anche dispendiosa in tempo e denaro che nessuno rimborserà) e si vedono spesso inversioni a “U” decisamente molto pericolose. Nessuno dice più nulla? Nessuno paga per lavori fatti così male? Nessuno prende provvedimenti? I lavori sbagliati sono stati ugualmente pagati? Domande che sicuramente non avranno risposte. E chissà quanti casi analoghi ci saranno in Italia. Dell’immagine data da Tortona a chi arriva in treno parliamo poi un’altra volta.