Oggi, 2 luglio, è la Giornata Mondiale degli UFO. La data è stata scelta in ricordo di quello che è noto come Incidente di Roswell, avvenuto il 2 luglio 1947. In quella data un oggetto volante non identificato (UFO, dall’acronimo in inglese), o perlomeno che non fu identificato inizialmente, cadde in un ranch vicino a Roswell, New Mexico. Niente di davvero strano ma, chissà perché, molte persone si convinsero che l’esercito degli Stati Uniti aveva voluto nascondere ciò che era davvero successo. Cioè qualcosa che riguardava gli alieni. A nulla sono valse le smentite governative e scientifiche. Come tutte le teorie del complotto o simili anche questa è dura a morire. In ogni caso: oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oggetti Volanti Non Identificati. Ma a quale scopo? Gli organizzatori spiegano che prima di tutto deve servire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla reale esistenza di creature intelligenti al di fuori del nostro pianeta (in effetti sarebbe qualcosa di utile visto che qui si stanno estinguendo). Altra ragione è quella di spingere i vari governi a rendere pubblico quello che sanno su questo argomento (mah… secondo me alcuni sono composti proprio da extraterrestri e quindi non parleranno mai). La World Ufo Day Organization invita però anche a “festeggiare” la giornata riunendosi con amici a vedere film su questo argomento, poi discutere di tale avvincente tematica, ma anche scrutare il cielo alla ricerca di nuovi arrivi e, cosa più importante, esercitarsi per mandare messaggi telepatici ai nostri “fratelli alieni”. Ma ora mi chiedo: a questi alieni apriamo i nostri cieli o li chiudiamo come i porti? D’altra parte sono pur sempre migranti: siamo sicuri che il nostro Ministro dell’Interno li voglia accogliere? Prevedo polemiche.