Ve l’avevo anticipato sabato scorso, ora sono riuscito ad arrivarci in fondo. “The Politician” non è un serie semplice, sono al momento solo 8 episodi ma stracarichi di tematiche, avvenimenti, personaggi problematici… insomma un po’ di tutto. Il creatore è Ryan Murphy il papà di Glee, di Pose, di Feud, legato pure a 911, ad American Crime Story e ad American horror story. Il protagonista è Ben Platt, attore che gli appassionati di musical conoscono bene in quanto vincitore del Tony per “Dear Evan Hansen”. E anche in questo caso qualche canzone non manca, anche perché la storia, ambientata in un liceo, non mancherà di incontrare la messa in scena di un musical (Assassins) da parte degli studenti. Il tema portante di The Politician è che il ricco ragazzino Peyton sa di essere destinato a diventare Presidente degli Stati Uniti. Per arrivarci ci sono tappe obbligate, la prima delle quali essere eletto Presidente degli studenti della Saint Sebastian High School. Nel cast Gwyneth Paltrow interpreta la madre di Peyton, Georgina; Jessica Lange interpreta Dusty Jackson, l’ingombrante nonna di una ragazzina malata (forse) di cancro (interpretata da Zoey Dutch). Mi pare che il tema dominante della serie non sia poi davvero la politica, ma tutto quello che nella nostra epoca le persone sono disposte a fare per ottenere quello che pensano di volere nella vita. The Politician non è una serie senza difetti, anzi. Ma mi pare sia senza dubbio da vedere. Anche se non è riposante, va vista. In alcuni passaggi mi ha anche ricordato il cinema di Wes Anderson, che mi piace molto. Provateci sicuramente.