L’ultima serie tv di Paolo Sorrentino, The New Pope, comincia dove era terminata la prima, The Young Pope, ed è, secondo me, altrettanto affascinante da seguire. Vi anticipo solo quanto scritto nella presentazione ufficiale di Sky, che ha prodotto la serie:Pio XIII è in coma. E dopo una parentesi imprevedibile quanto misteriosa, il Segretario di Stato Voiello riesce nell’impresa di far salire al soglio pontificio Sir John Brannox, un aristocratico inglese moderato, affascinante e sofisticato che prende il nome di Giovanni Paolo III. Il nuovo Papa sembra perfetto, ma cela fragilità e segreti. E capisce subito che sarà difficile prendere il posto del carismatico Pio XIII: sospeso tra la vita e la morte Lenny Belardo è diventato un Santo. La Chiesa intanto è aggredita da scandali che rischiano di travolgere in modo irreversibile le alte gerarchie, e da minacce esterne che colpiscono i simboli della cristianità. Come al solito, però, in Vaticano niente è come appare. Il bene e il male vanno a braccetto incontro alla Storia. E per arrivare al redde rationem bisognerà aspettare che gli eventi facciano il loro corso… Accanto a Jude Law ora troviamo un altro gigante come John Malkovich, ma anche i personaggi di contorno sono ottimamente interpretati, a cominciare dal Segretario di Stato Voiello in cui ritroviamo il sempre bravo Silvio Orlando. Con loro Javier Cámara, Cécile de France, Ludivine Sagnier, Henry Goodman, Ulrich Thomsen, Mark Ivanir, Yuliya Snigir, Massimo Ghini, Maurizio Lombardi e, come guest star nel ruolo di se stessi, Sharon Stone e Marilyn Manson.
9 episodi di circa un’ora ciascuno. Enjoy.