Se ne parla moltissimo in questo periodo: c’è chi ne parla bene e chi la critica aspramente dicendo che il film era molto meglio. Sto parlando di “Le fate ignoranti“, la serie in 8 episodi, disponibili su Disney+, che Ferzan Özpetek ha tratto dal suo film omonimo del 2001.
Diciamo subito che io, stranamente, non avevo mai visto il film e quindi ho seguito le vicende raccontate nella serie senza alcun riferimento a quanto narrato nel film. Non posso dire che non mi sia piaciuta: è realizzata bene, gli interpreti sono tutti molto bravi (soprattutto Eduardo Scarpetta: buon sangue non mente), la vicenda comunque è interessante e, a parte qualche banalità nei dialoghi e un po’ di superficialità nei caratteri minori, è un prodotto decisamente di livello superiore alla quasi totalità delle serie tv italiane.
Poi, subito dopo aver visto l’ultima puntata, Disney+ mi ha in automatico proposto la visione del film, che in generale tutti mi dicevano essere decisamente superiore. Ovviamente a quel punto l’ho visto con interesse. Devo dire che, in realtà, io l’ho trovato decisamente datato. Non solo per il tipo di inquadrature e colori della fotografia, ma perché vent’anni – grazie al cielo – non sono passati invano e il modo di vedere le tematiche trattate – a parte qualche pillon di troppo – è decisamente cambiato. In questo quindi devo dire che la serie ha saputo intelligentemente adeguarsi. Insomma: da vedere.