Ci dev’essere un equivoco …

Leggo su “L a Stampa”, in un articolo a firma di Francesco Moscatelli, che tra i 1500 emendamenti presentati dalla Lega sulla legge relativa alla Ius Scholae  si richiedono la perfetta conoscenza degli usi e costumi italiani mediante prova orale sulle tradizioni popolari più rinomate», un test scritto di lingua italiana sul presepe nel nostro Paese, «l’attestazione della conoscenza degli usi e costumi italiani con prova orale sulle sagre tipiche italiane», così come un colloquio sulle festività regionali e uno scritto sulle ricorrenze del calendario. Altri richiedono conoscenze sui prodotti tipici della gastronomia italiana, della musica del Belpaese.
Io credo ci sia un equivoco: devono diventare italiani, mica leghisti!

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