Un post su Facebook, della giornalista e scrittrice Serena Iannicelli, che ho trovato particolarmente centrato, in questo momento difficile della storia italiana:
Credo che ci sia una comunità di persone, di diverse età, magari di diverse idee, condizioni e luoghi, che in alcuni momenti del nostro paese si ritrova unita. Credo che sia lo zoccolo duro di questa Italia, quello che ha reagito e reagisce agli accadimenti con testa e cuore. Una comunità cementata da Storia, musica, cose viste e sentite, letture, film, televisione, Alberto Sordi, Totò, ironia, disincanto…Poi ci sono, da un po’, degli italiani diversi. Gente che pur essendo apparentemente cresciuta con noi non sa, non conosce. Sono corpi estranei che parlano come sotto alla torre di Babele: non li capisco. Sono persone arrabbiate, invidiose, tristi, brutte dentro, stupide, con un fondo di ferocia che le farà essere sempre straniere in patria.
Allora, quelli della comunità che dicono “me ne voglio andare”, sbagliano assai. Sono gli altri che se ne devono andare. Non è il posto loro questo.