Un articolo dal quotidiano laRepubblica che dedico prima di tutto a mia moglie e poi a tutti coloro che sono diffidenti su domotica e tecnologia…
Alexa, spegni la luce.
Consumi, domotica ed elettrodomestici smart permettono di risparmiare 200 euro in bolletta
di Marco Cimminella
Il governo ha varato una serie di misure economiche per fronteggiare la corsa al rialzo dei prezzi energetici. Gli aiuti per alleggerire le bollette hanno evitato un salasso, neutralizzando aumenti nell’ordine del 45% per il gas e del 15% per la componente elettrica. Tuttavia, nonostante quest’azione di contenimento, l’impatto del caro energia è evidente sui costi sostenuti dagli utenti. I dati dell’Arera, l’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente, mostrano infatti che la spesa per la famiglia tipo tra il primo ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 sarà di circa 1071 euro per la bolletta elettrica, vale a dire il 91% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Discorso simile per il gas: la bolletta della famiglia tipo sarà di circa 1.696 euro, riportando quindi un incremento del 70,7% rispetto al periodo ottobre 2020 – settembre 2021. Da qui l’importanza di un impiego più razionale e consapevole delle risorse, che può aiutare ad affrontare la tempesta dei prezzi e a contenere gli aumenti. Una casa intelligente, dotata di dispositivi di domotica, elettrodomestici più efficienti, prese elettriche e lampadine Led gestibili da remoto, consente di risparmiare circa 200 euro l’anno sulle bollette. A dirlo è un’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it (che Repubblica è in grado di anticipare), che ha calcolato quando può mettere da parte una famiglia che vive in un appartamento smart.
La tecnologia permette di eliminare molti sprechi a cui spesso non si fa caso: un uso errato del riscaldamento o del condizionatore, elettrodomestici in stand-by che pesano l’8% sui consumi totali di energia elettrica in un anno, il caricabatterie del telefono sempre inserito sono solo alcuni esempi. A questi si accompagna la mancata programmazione dell’accensione di lavatrice, asciugatrice o lavastoviglie nelle fasce orarie in cui l’energia costa di meno, a condizione di affidarsi ad una tariffa multi-oraria per l’energia.
I risparmi
Lo studio ha preso in considerazione il caso di una famiglia tipo con consumo annuo di 2.700 kWh di energia elettrica e 1.400 Smc di gas naturale, che attiva le tariffe luce e gas più convenienti attualmente disponibili sul Mercato Libero, in modo da minimizzare l’importo delle bollette. I dispositivi della smart home consentono di avere il pieno controllo da remoto degli elettrodomestici, garantendo una gestione ottimale dell’uso delle’energia e un taglio del 9% della quota delle bollette legate ai consumi effettivi. Il risparmio sarebbe quindi di 200 euro nell’ipotesi di passaggio alle migliori tariffe del Mercato Libero, sottolineano gli autori della ricerca, facendo notare che restando nel Mercato Tutelato, il risparmio sarebbe maggiore.
Più nel dettaglio, un termostato per la caldaia a gas connesso a internet e gestito da remoto consente di risparmiare 76 euro ogni anno: lo strumento, infatti, grazie alla programmazione degli orari di funzionamento, evita 100 ore di utilizzo non necessario della caldaia, tagliando i consumi del 5%. Un altro valido aiuto arriva dalle prese elettriche smart che possono essere controllate a distanza: quando gli elettrodomestici non vengono usati, le prese si scollegano dalla rete di alimentazione, evitando consumi inutili legati allo stand-by. In questo modo si possono risparmiare 61 euro ogni anno.
Ancora, è possibile risparmire anche con un uso più intelligente del sistema di illuminazione. Una lampadina smart, che funziona con tecnologia Led a basso consumo, può essere personalizzata e controllata da remoto con un’app dedicata oppure con assistenti vocali ad hoc. Programmando gli orari di accensione, si evitano inutili sprechi: con un set di 10 lampadine da 10 W, il risparmio è di 9 euro l’anno. Lo stesso principio vale per i condizionatori, che in questo periodo pesano in bolletta soprattutto per chi lavora in smart working: le temperature infatti raggiungono i valori massimi durante le ore centrali della giornata ed è proprio in questi momenti che si fa più uso della climatizzazione domestica. Un condizionatore smart può essere azionato e disattivato attraverso un’applicazione: considerando che il consumo medio è di 0,8 KWh all’ora, evitando 100 ore di spreco si risparmiano 80 KWh, riducendo la spesa annua di 22 euro.
In generale, la possibilità di controllare da remoto gli elettrodomestici e di impostare accensione e spegnimento in funzione delle fasce orarie più economiche (come la sera e nei weekend) allegerisce la bolletta. Questo vale, ad esempio, per lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici: un comportamento che permette una riduzione dei costi energetici annui di 32 euro.