Raramente vi segnalo una serie italiana, come sapete, ma questa “Tutto chiede salvezza“, liberamente tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli, mi ha davvero conquistato. Su Netflix, in 7 episodi.
Daniele si risveglia in una casa di cura per pazienti con problemi psichici e scopre di essere oggetto di un trattamento sanitario obbligatorio, o TSO, della durata di una settimana. All’inizio non capisce il perché del suo ricovero, ma gradualmente i ricordi riaffiorano, compreso l’episodio di violenza in cui è culminato il suo comportamento oppositivo. Giorno dopo giorno Daniele si confronterà con i suoi compagni di stanza, cinque anime in pena come lui con vissuti ed età diversi ma la stessa difficoltà di stare al mondo. E quella che sembrava essere una punizione si rivela una possibilità di ammetter a se stesso e agli altri la propria fragilità e il proprio senso di inadeguatezza. Ci sarà spazio anche per un rapporto speciale con una giovane degente che ha cercato di togliersi la vita. La storia coinvolge e suscita immediata empatia negli spettatori, anche grazie alla regia di Francesco Bruni, all’esordio nella serialità televisiva, Bravo il cast, con in testa il protagonista Federico Cesari nei panni di Daniele. Con lui, Andrea Pennacchi, Vincenzo Crea, Lorenzo Renzi, Vincenzo Nemolato, Fotinì Peluso, Ricky Memphis, Filippo Nigro, Raffaella Lebboroni, Lorenza Indovina e Carolina Crescentini. Da vedere.