New York New York

Sono tornato da pochi giorni da una nuova, ennesima, permanenza nella Grande Mela, che come sapete è una mia passione quasi patologica.  Di solito era una meta che mi vedeva presente ogni anno, anche due volte. Ora però con la pandemia, mancavo da settembre 2019. Devo quindi aggiornare e correggere il mio post di viaggio perché ho trovato novità e cambiamenti.

New York è una delle mie passioni più forti. Cerco di andarci almeno una volta all’anno per fare una full immersion nei musical di Broadway, ma amo anche visitarla e tornare più volte nei luoghi già visti, che sono sempre in evoluzione. Mi si chiedono quindi spesso dei consigli, soprattutto per dove andare a pranzo e cena e per visite di luoghi non troppo convenzionali.  Ecco dunque qualche indicazione.
Non si può andare a New York e non mangiare almeno una  volta la New York Cheesecake: io vi consiglio assolutamente Magnolia Bakery, che è però solo una pasticceria dove vendono anche monodosi da asporto. Ha diversi punti vendita, come potete vedere a questo link: io conosco quello di fianco al Radio City Musical Hall, dal Rockfeller Center.  Mi piaceva anche quella di  Junior’s dove si può anche cenare con hamburger e cucina americana, ma ho trovato la cucina e il dolce un po’ meno di qualità che in passato. Peccato.  Altri locali per hamburger in pieno centro sono:  5Napkin (per me il migliore) sulla nona al numero 630 tra la 44 e la 45, consigliatissimo anche per burger vegetariani. Sull’ottava trovate Shake Shack – c’è sempre molta gente e l’hamburger è molto buono. Oltre ad essere aperto fino a tardi, cosa che ora non è più, per il momento, così comune.  Il nome è tratto da una scritta che appare sul finale al Luna Park del film Grease di cui il fondatore è grande appassionato-  e poi Five Guys sulla 42esima dove ci si può comporre il burger con quello che si vuole ed è accompagnato da una montagna di patatine fritte (se siete in due ordinatene solo una porzione piccola). C’è sempre l’Hard Rock Cafè  in Times Square che non delude mai. Un po’ spostato ma che farà felici i maschietti della comitiva è Hooters  (andateci).
Locale simpatico (anche se si mangia in modo comunissimo) è Ellen’s Stardust Diner : i camerieri sono performer di Broadway al momento senza lavoro, che si esibiscono tra una portata e l’altra. C’è spesso la coda fuori per entrare. Molto coinvolgente: anche mia moglie alla fine cantava un brano di Grease
Ho scoperto poi, grazie ad amici e blogger, un’hamburgeria speciale, all’interno di un Hotel 4 stelle e non pubblicizzata all’esterno. Si chiama Burger Joint e si trova nell’Hotel Thompson Central Park New York 119 W 56th St: molto carino e particolare. Se volete un locale proprio “americano” e non turistico, sull’ottava andate da Times Square Diner, ambiente simpatico e ottimo cibo.
Alla sera è bello andare a cena (magari dopo teatro…) da Joe Allen  (per me è imperdibile) . La bistecca New York Strip è strepitosa. Alle pareti le locandine di tutti gli spettacoli di Broadway che hanno fatto flop. È sulla 46 tra ottava e nona . Non è più così raffinato come pre-pandemia, non ci sono più le tovaglie bianche lunghe fino a terra, non ti portano più pane e burro all’inizio della cena, ma la cucina poi è sempre di alto livello. E anche il prezzo, eh…
E siccome poi da visitare senza dubbio è Ground Zero e e la Freedom Tower , adesso bisogna vedere anche l’Oculus di Santiago Calatrava, con il centro commerciale e la nuova sede di Eataly. Conviene capitarci all’ora di pranzo…
Se avete tempo di andare anche a Coney Island (piacerebbe a voi e anche ai bambini) non mancate di mangiare da Nathan’s i panini con l’astice o con il burger e i “leggendari” hot dog.
Qualora capitaste a Brooklyn potete mangiare un’ottima pizza italiana – secondo me la migliore di N.Y. – da Sottocasa, 298 Atlantic Avenue . Chiedete di Luca o di Laura e dite che vi mando io.  Ora c’è anche una “filiale” ad Harlem!
Se invece avete assolutamente voglia di una pizza o cibo italiano ma siete a Manhattan, sulla 49th Street tra la Broadway e l’Ottava si mangia davvero bene ed in un ambiente confortevole e moderno da Serafina, presso l’Hotel The Time. Sulla stessa strada dall’altro lato ho poi scoperto un bellissimo pub in stile irlandese dove si può anche cenare in un’atmosfera suggestiva: il Lillie’s Victorian Establishment.  Capitato per caso, ho mangiato bene italiano a Bar Italia, 768 Madison Avenue: ambiente elegante e conto un po’ salato. Per un pranzo-spuntino informale e poco impegnativo potete andare al  Whole Foods Market di Columbus Circle (in cima all’Ottava prima di Central Park all’altezza della 59th Street) presso il locale interrato del Warner Center. E’ un’enorme gastronomia con qualunque genere di cibo possiate immaginare. Comprate quello che volete, passate alla cassa e appena fuori trovate posate, tovaglioli e bicchieri e potete sedervi ai tavoli per pranzare comodamente.

A parte il cibo vi consiglio di salire sul Top Of The Rock del Rockfeller Center e non solo sull’Empire State Building. Adesso è anche aperto l’osservatorio sulla Freedom Tower One World Trade Center, dove comunque si finisce per vedere il memorial dell’11 settembre. Imperdibile da percorrere se avete tempo è la High Line .

Attrazione, disponibile solo dal marzo 2019, è The Vessel (foto qui sotto), una strana torre alta 46 metri e composta da  154 rampe di scale che si trova nella nuova zona denominata Hudson Yards da cui parte appunto la High Line (ci può arrivare in metropolitana, fermata 34th Street-Hudson Yards). Se vi accontentate di vederla nessun problema; se invece volete salirci sopra prenotatevi on line .

Ma ci sono due nuovi osservatori davvero imperdibili. Uno è The Summit One Vanderbilt. Vi si accede dalla Grand Central Terminal (da vedere) e bisogna prenotare on line con qualche giorno di anticipo altrimenti non si trova posto. Stessa cosa per The Edge (foto sotto) che è in assoluto il punto di osservazione che ho preferito e su cui spero di tornare ancora! È praticamente di fianco a The Vessel di cui vi ho parlato sopra.

Come dicevo prima poi, trovo di grande suggestione Coney Island con la sua spiaggia ed il suo celebre Luna Park  (foto sotto, anche immagine invernale del mio blog).

Se volete vedere più di un musical (come faccio io) tenete presente che in Times Square c’è il famoso botteghino TKTS per la vendita dei biglietti della sera stessa a prezzo scontato fino al 50%. C’è sempre una coda lunghissima ma se siete riusciti  a comprarlo una volta, poi per una settimana mostrando il ticket saltate la coda e passate davanti a tutti!

Buona permanenza nella Grande Mela!

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