Mi capita raramente di appassionarmi ad una serie tv italiana, ma questa volta è successo. Sto parlando di “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”. Il merito, devo dire subito, va soprattutto all’interprete protagonista, Vanessa Scalera, che in questo ruolo è davvero strepitosa. Ma anche gli altri interpreti (Massimiliano Gallo, Alessio Lapice, Carlo Buccirosso), l’ambientazione, e spesso le trame sono davvero all’altezza. Imma Tataranni è un sostituto procuratore dalla memoria prodigiosa abituata a risolvere i casi che le vengono affidati con metodi poco ortodossi. Ad accompagnarla nelle sue indagini attraverso la Basilicata è l’appuntato Ippazio Calogiuri, ragazzo timido e insicuro con cui si instaura un rapporto di grossa complicità. Ma Imma è anche moglie e mamma e a casa la aspettano suo marito Pietro, che è il suo esatto opposto, e sua figlia Valentina, alle prese con un’adolescenza ribelle. La regia è di Francesco Amato e la serie è liberamente tratta dai romanzi di Mariolina Venezia. Sono 6 episodi trasmessi da RaiUno la domenica sera e termina domani sera con l’ultima puntata. Ma si possono vedere tutti su RaiPlay. Credo che Imma Tataranni sia uno dei personaggi più interessanti degli ultimi anni proposti dalla fiction televisiva italiana.
Consigli di serie: The Politician
Ve l’avevo anticipato sabato scorso, ora sono riuscito ad arrivarci in fondo. “The Politician” non è un serie semplice, sono al momento solo 8 episodi ma stracarichi di tematiche, avvenimenti, personaggi problematici… insomma un po’ di tutto. Il creatore è Ryan Murphy il papà di Glee, di Pose, di Feud, legato pure a 911, ad American Crime Story e ad American horror story. Il protagonista è Ben Platt, attore che gli appassionati di musical conoscono bene in quanto vincitore del Tony per “Dear Evan Hansen”. E anche in questo caso qualche canzone non manca, anche perché la storia, ambientata in un liceo, non mancherà di incontrare la messa in scena di un musical (Assassins) da parte degli studenti. Il tema portante di The Politician è che il ricco ragazzino Peyton sa di essere destinato a diventare Presidente degli Stati Uniti. Per arrivarci ci sono tappe obbligate, la prima delle quali essere eletto Presidente degli studenti della Saint Sebastian High School. Nel cast Gwyneth Paltrow interpreta la madre di Peyton, Georgina; Jessica Lange interpreta Dusty Jackson, l’ingombrante nonna di una ragazzina malata (forse) di cancro (interpretata da Zoey Dutch). Mi pare che il tema dominante della serie non sia poi davvero la politica, ma tutto quello che nella nostra epoca le persone sono disposte a fare per ottenere quello che pensano di volere nella vita. The Politician non è una serie senza difetti, anzi. Ma mi pare sia senza dubbio da vedere. Anche se non è riposante, va vista. In alcuni passaggi mi ha anche ricordato il cinema di Wes Anderson, che mi piace molto. Provateci sicuramente.
Consigli TV
Non ho nulla di nuovo da consigliarvi completamente… sono un po’… rimasto indietro. E’ iniziata la nuova stagione televisiva e mi piace sempre seguire le novità, o in diretta o in differita, e questo sottrae molto tempo al binge-watching di serie tv. Sto seguendo due fiction RAI: una perché avevo seguito la prima stagione, che mi aveva convinto: “La strada di casa“. Questa seconda parte la trovo al momento un po’ raffazzonata… anche la recitazione è andata secondo me peggiorando. Speriamo che recuperi un po’ nelle prossime serate. Mi aveva convinto molto invece la prima puntata della nuova serie “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore“, piazzata alla domenica sera. La settimana dopo in contemporanea c’era il programma di Fabio Fazio (passato chissà perché… anzi perché lo sappiamo, su Raidue) in una concorrenza senza senso, che mi faceva piacere seguire e quindi la seconda puntata ho dovuto recuperarla in altra serata tralasciando un po’ le mie amate serie… Del resto poi al giovedì – quando spesso di capita di andare a teatro – c’è “X Factor“, da recuparare in altri orari. E ora si è aggiunto, in contemporanea, un bellissimo programma di intrattenimento che vi consiglio (visto grazie a Raiplay) “Maledetti amici miei” con Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Alessandro Haber, Max Tortora e Margherita Buy e tanti ospiti. A me le prime due puntate sono piaciute moltissimo: guardatele.
Ah: nel frattempo sono riuscito anche a iniziare “The Politician“, nuova serie Netflix che ha per protagonista Ben Platt (nome a noi appassionati di musical ben noto avendo vinto il Tony per “Dear Evan Hansen”) e, nel cast, Gwyneth Paltrow e Jessica Lange . Sono 8 episodi e ne ho visto ancora poco per esprimermi: vi dirò a breve.
Consigli di serie: Breaking Bad (sì ancora)
Ebbene sì. Ho ancora trovato qualcuno qualcuno che non ha mai visto “Breaking Bad”. Non è possibile. Se è ancora così anche per voi dovete rimediare subito. È una delle serie più innovative ed avvincenti degli ultimi anni, andata in onda dal 2008 al 2013 per 5 stagioni e 62 episodi complessivi. Dovete anche vederla tutta prima che esca il film cui ha dato ispirazione, intitolato “El Camino” previsto a breve, l’11 ottobre. Secondo me una delle serie che ha mantenuto un alto livello fino all ’ultimo episodio. In breve, è la storia di Walter White, un tranquillo insegnante di chimica, che ha ricevuto una diagnosi terminale di cancro. In preda alla disperazione, decide di darsi alla produzione di meta-anfetamine per assicurare un futuro economico alla sua famiglia dopo la sua morte. Ma la strada dell’illegalità lo cambierà per sempre rendendolo addirittura un pericoloso personaggio temuto da tutti fino a renderlo irriconoscibile anche a se stesso. Il protagonista è interpretato da Bryan Cranston che offre una prova magistrale, come pure il co-protagonista Aaron Paul. L’intera serie è secondo me scritta in modo geniale: da non perdere davvero. Non essendo più nuovissima, non so dove consigliarvi di cercarla. Ma credo che non sia difficile trovarla. E con questa avete da trascorrere più di un solo fine settimana, direi. Una curiosità: da “Breaking Bad” è nata una serie “spin-off” intitolata “Better Call Saul”, anche questa da vedere.
Consigli di serie: Chiamatemi Anna
Oggi vi consiglio vivamente una serie canadese intitolata “Chiamatemi Anna” (titolo originale “Ann with an E”) basata sul celebre romanzo Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery, adattato da Moira Walley-Beckett. Ringrazio l’amico Saverio per avermela consigliata perché altrimenti non mi sarei messo a guardarla, pensando a una serie per la tv dei ragazzi di altri tempi. E invece è una serie che, pur ambientata sulla fine del XIX secolo, presenta molte tematiche decisamente attuali, come la diversità e i problemi di essere accettati per chi esce dagli schemi considerati “normali”. In questa serie troviamo trattati con garbo e semplicità temi come il razzismo, l’omosessualità e il femminismo. La protagonista, Anna, è di una simpatia disarmante che conquista e tutto il cast è di ottimo livello. La fotografia poi, che ritrae la Nuova Scozia dove è ambientata la storia, è curatissima e davvero ci mostra paesaggi meravigliosi. Al momento ne sono state rilasciate due stagioni per un totale di 17 episodi, ma a gennaio 2020 è programmata la terza stagione. La serie parla delle avventure della giovane Anna, che, dopo aver passato l’infanzia in orfanotrofio, viene mandata per errore a vivere con gli anziani fratelli Marilla e Matthew Cuthbert. Dopo un’iniziale diffidenza nei confronti di Anna, i due fratelli cominceranno a conoscerla meglio, e la bambina cambierà per sempre le loro vite (wikipedia). Si può dire che “Chiamatemi Anna” è una vecchia storia per una televisione decisamente moderna. Consigliatissima: vi conquisterà.
Consigli di serie: Glow
Avevo letto un po’ di articoli che consigliavano la visione di questa serie ma avevo sempre rinviato perché l’argomento non mi convinceva. Una serie sul mondo del wrestling femminile non era proprio l’ideale per a attirarmi. Poi, all’ennesimo articolo entusiastico, ho iniziato a vedere il primo episodio: carino, ma nulla di più. Vediamo il secondo, il terzo… conquistato dalla narrazione, dall’ironia e… sì: anche dall’ambientazione. Sto parlando di “Glow”, giunta alla terza stagione per un totale di 30 episodi da 30 minuti ciascuno. La trama in breve secondo Wikipedia, è: Los Angeles (California), 1985. Ruth Wilder è un’aspirante attrice che riceve un invito per partecipare ad un nuovo programma di wrestling: Gorgeous Ladies of Wrestling, da cui l’acronimo GLOW. Ruth si ritrova a dover lottare con un gruppo di donne dalla personalità eccentrica sotto la guida di Sam Sylvia, uno scorbutico regista di B-movie.
Ma c’è molto di più. Glow è una serie prima di tutto divertente, ma anche con un contenuto importante, un messaggio che arriva senza imporsi sull’intrattenimento. La serie è recitata ottimamente, scritta bene e con tempi perfetti. Insomma: da vedere. Enjoy
Consigli di serie: Ozark
Cosa c’è di meglio per riprendere il ritmo normale dopo il periodo estivo che una bella serie americana ben scritta, ben girata, ottimamente interpretata? Di quelle che quando termina un episodio si vuole subito vedere il successivo? Eccola per voi: s’intitola “Ozark”, ne sono già disponibili due stagioni per 20 episodi complessivi e ne è in preparazione la terza tornata. In breve la trama (da Wikipedia): Marty, un consulente finanziario che vive con la propria famiglia a Chicago, ha un secondo lavoro molto particolare: riciclare denaro sporco per i cartelli della droga messicani. Tuttavia, quando le cose incominciano ad andare male, si trasferisce con la moglie Wendy e i due figli Charlotte e Jonah in un villaggio turistico nelle Ozark del Missouri, convincendo il boss messicano Del Rio che in tale luogo si possano riciclare facilmente grosse somme di denaro. Ozark vede come protagonisti due volti conosciuti del cinema e dello schermo tv : Jason Bateman (Arrested Development – Ti presento i miei) e Laura Linney (Tales of the City). Con loro da segnalare anche Julia Garner (già vista in The Americans) Questa serie è stata definita la Breaking Bad di Netflix e, in effetti, per molti aspetti la ricorda. Ma è anche molto diversa. In ogni caso la prima serie incuriosisce molto e la seconda – che è sempre la più a rischio pasticcio – migliora pure. Cosa aspettate quindi a vederla? 😊
Consigli di serie: Russian Doll
Una serie statunitense che all’inizio può ricordare “Il giorno della marmotta”, ma non si tratta di comicità, questa volta, ma di una trama decisamente intrigante, sempre in bilico tra commedia e tragedia. La protagonista si chiama Nadia e, la sera del suo 36° compleanno, si trova intrappolata in una vicenda che sembra ripetersi in continuazione senza via d’uscita. Il tiolo è “Russian Doll”, ne esiste al momento una sola serie di 8 episodi, ideata da Natasha Lyonne (che interpreta anche la protagonista Nadia), Amy Poehler e Leslye Headland. Poiché ogni episodio dura solo 25 minuti, direi che si può vedere in un giorno solo. La serie propone una sorpresa dietro l’altra che preferisco lasciarvi scoprire senza alcun spoiler. Inutile dire poi che la protagonista/ideatrice è strepitosa. Buona visione (su Netflix).
Consigli di serie: Tales of the City
Oggi vi consiglio questa serie di Netflix intitolata “Tales of the City”. In realtà a me all’inizio piaceva poco, ma mia moglie mi ha convinto a proseguire: aveva ragione e quindi ho pensato di portarla alla vostra attenzione. Si tratta in realtà della quarta stagione di una vecchia serie tv, ma ovviamente si può vedere anche senza conoscere quelle precedenti. E’, in questo caso, la storia di Mary Ann (interpretata da Laura Linney), che torna a San Francisco e si ricongiunge con la figlia Shawna e l’ex marito Brian vent’anni dopo averli lasciati per seguire la sua carriera televisiva. In fuga dalla crisi di mezza età causata dalla sua immagine perfetta che nel corso degli anni ha creato in Connecticut sarà presto riportata nell’orbita di Anna Madrigal (Interpretata da Olympia Dukakis) e degli atipici abitanti del quartiere Barbary Lane (Wikipedia). La serie è tratta dall’ omonima saga letteraria (uscita in Italia con il titolo I racconti di San Francisco) scritta da Armistead Maupin. La tematica – che spazia dalla discriminazione gay alle problematiche LGBT+ – è molto interessante e attuale, forse in alcune parti , soprattutto iniziali, leggermente superficiale e con una narrazione un po’ da soap-opera. Ma recupera poi dalla metà della serie in poi e merita sicuramente di essere vista. Dieci episodi per un binge-watching del fine settimana. Enjoy.
Consigli di serie: Chernobyl
Una miniserie in 5 episodi prodotta da HBO e, come ogni produzione di questo marchio, davvero molto curata. “Chernobyl” è la storia del famoso incidente alla centrale nucleare russa avvenuto nel 1987. Per chi è della mia generazione, ed ha quindi anche vissuto quei giorni, credo che la visione di queste puntate si ancora più emozionante. Intanto io ho imparato che la pronuncia corretta è Chernòbyl e non Chèrnobyl come avevo sempre detto. È il 26 aprile 1986 quando un errore fatale dei test causa un’esplosione nel reattore numero 4 alla centrale di Chernobyl. La serie racconta quel disastro e tenta anche di spiegare perché sia accaduto. Inoltre vuole essere un tributo a chi ha rischiato, e in molti casi perso, la vita pur di cercare di arginare la tragedia. Protagonista è Jared Harris (Mad Men, The Crown) interprete di Valery Legasov, lo scienziato sovietico scelto dal Cremlino per indagare sull’incidente, fra i primissimi a cogliere la vera immane portata della tragedia. Nel cast poi Stellan Skarsgård (che personalmente ricordo in Mamma Mia! e Mamma Mia! CI risiamo), che interpreta Boris Shcherbina, a capo della commissione governativa su Chernobyl istituita dal Cremlino nelle prime ore successive al disastro, e Emily Watson (Le onde del destino) nei panni di Ulana Khomyuk, fisica nucleare sovietica – ma unico personaggio inventato per la fiction – impegnata a risolvere il mistero che ha portato al disastro. La serie è scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck. Da vedersi assolutamente.