Le serie che ho visto: Bangla

Un piccolo fenomeno “cult” questo “Bangla“, prima film nel 2019 e poi serie tv adesso. E vi consiglio di vederli entrambi nella stesso ordine. Li trovate su Raiplay e, la serie, è anche dal 27 aprile al 6 maggio su Raitre.

Bangla, come dicevo, è un film del 2019 scritto, interpretato e diretto da Phaim Bhuiyan (premio David di Donatello che miglior regista esordiente). Phaim, anche nel film, è un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia. Vive con la famiglia a Roma, a Torpignattara, quartiere romano multietnico, lavora in un museo e suona in un gruppo. Ad un concerto incontra Asia, suo esatto opposto: istinto puro, nessuna regola. Tra i due l’attrazione scatta immediata e Phaim dovrà capire come conciliare il suo amore per la ragazza con la più inviolabile delle regole dell’Islam: niente sesso prima del matrimonio. La serie prosegue il film senza soluzione di continuità. Io ne sono stato conquistato, per la freschezza e la simpatia del protagonista e per le situazioni descritte.  Il film dura 83 minuti, la serie sono 8 episodi di circa mezz’ora ciascuno.  Leggerezza ma non solo. Ci si commuove qualche volta e forse si comprende cosa si prova ad essere nati in Italia e dover aspettare fino a 18 anni per essere considerati italiani. Buona visione. Magari vi viene voglia di gustare una bella  pasta alla Currybonara 😊.

Le serie che ho visto: Le fate ignoranti

Se ne parla moltissimo in questo periodo: c’è chi ne parla bene e chi la critica aspramente dicendo che il film era molto meglio.  Sto parlando di “Le fate ignoranti“, la serie in 8 episodi, disponibili su Disney+, che Ferzan Özpetek ha tratto dal suo film omonimo del 2001.

Diciamo subito che io, stranamente, non avevo mai visto il film e quindi ho seguito le vicende raccontate nella serie senza alcun riferimento a quanto narrato nel film.  Non posso dire che non mi sia piaciuta: è realizzata bene, gli interpreti sono tutti molto bravi (soprattutto Eduardo Scarpetta: buon sangue non mente), la vicenda comunque è interessante e, a parte qualche banalità nei dialoghi e un po’ di superficialità nei caratteri minori,  è un prodotto decisamente di livello superiore alla quasi totalità delle serie tv italiane.
Poi, subito dopo aver visto l’ultima puntata, Disney+ mi ha in automatico proposto la visione del film, che in generale tutti mi dicevano essere decisamente superiore. Ovviamente a quel punto l’ho visto con interesse. Devo dire che, in realtà, io l’ho trovato decisamente datato. Non solo per il tipo di inquadrature e colori della fotografia, ma perché vent’anni – grazie al cielo – non sono passati invano e il modo di vedere le tematiche trattate – a parte qualche pillon di troppo – è decisamente cambiato. In questo quindi devo dire che la serie ha saputo intelligentemente  adeguarsi. Insomma: da vedere.

Le serie che ho visto: Worst Roommate Ever

Oggi vi segnalo una docu-serie dal titolo “Worst Roommate Ever – Convivere nel terrore“.  Gli episodi (cinque in tutto) raccontano in stile documentario quattro storie di coinquilini con intenzioni malevole e talvolta violente che trasformano la vita delle loro vittime ignare in incubi della vita reale.

Truffatori violenti. Spietati killer. Queste terrificanti storie vere svelano alcune delle peggiori esperienze di coabitazione che ci si possa immaginare. Secondo quanto descrive Netflix, su cui sono disponibili le puntate, si tratta di storie rigorosamente vere:  persone innocue all’apparenza si dimostrano, nel corso di una convivenza nella medesima abitazioni, dei veri e propri criminali. Dopo aver visto questi episodi certo nessuno cercherà di abbassare l’affitto facendo entrare in casa un coinquilino… Buona visione.

Le serie che ho visto: Vikings Vahlalla

Vi ricordate Vikings, la serie tv terminata dopo ben 89 episodi di cui vi ho parlato lo scorso 10 luglio? Un successo così non si lascia andare facilmente. Ed ecco che su Netflix da qualche tempo è disponibile “Vikings Vahlalla“. Non è proprio la prosecuzione in quanto questi nuovi 8 episodi sono ambientati un secolo dopo la serie originale. Lo spirito però resta lo stesso.

Di produzione canadese e irlandese è stata creata e scritta da Jeb Stuart e Michael Hirst, Se vi è piaciuta la prima serie, vi piacerà probabilmente pure questa, anche se secondo me al momento è un po’ inferiore come qualità.  Ma è quell’inferiore che è sempre di livello super rispetto a prodotti di fiction italiane…  E’ la storia di  una nuova generazione di eroi leggendari impegnati a realizzare il proprio destino per entrare nella storia, tra battaglie spettacolari, invidie, tradimenti e sesso. Proyagoniste sono le imprese di tre personaggi realmente esistiti: Leif Erikson, Freydis Eiriksdottir e Harald Hardrada.  Come l’altra serie, anche questa non è adatta per un pubblico di minori, perché alcune scene sono decisamente crude. Se siete cresciuti: buona visione!

Le serie che ho visto: Pam & Tommy

Una miniserie solo per adulti (niente di troppo spinto, intendiamoci, ma qualche situazione e immagini per persone mature) questa “Pam & Tommy” disponibile su Disney + (proprio così …). 8 episodi che raccontano una celebre vicenda che ha riguardato, negli anni 90, la star di “Baywatch” Pamela Anderson.

Pamela Anderson e il marito Tommy Lee sono interpretati nella serie da Lily James e Sebastian Stan. Chi non è giovanissimo ricorderà perfettamente lo scandalo del video tape “privato” in cui i due facevano sesso e che è stato rubato e diffuso in tutto il mondo, prima in video cassetta ma poi anche via web agli albori di internet.  Quanto viene raccontato al momento forse può sembrare poco credibile, ma in realtà è tutto vero. Sono passati non troppi anni, ma è già tutto molto molto diverso.  Nella serie in realtà alcuni avvenimenti sono stati aggiunti o spostati temporalmente a favore della narrazione, ma nulla di più. Tutto ha preso il via perché Tommy Lee si era rifiutato di pagare un artigiano perché poco soddisfatto dei suoi servigi in un’opera di ristrutturazione. Per vendicarsi l’operaio riesce a trafugare la cassaforte e scopre all’interno che l’oggetto più prezioso per far soldi non sono i gioielli ma un video tape privatissimo…
Non vi anticipo altro. La serie mi pare ben realizzata interpretata. Buona visione (ripeto: solo per adulti)

Le serie che ho visto: Uno di noi sta mentendo

Oggi vi segnalo una serie tv americana in 8 episodi dal titolo “Uno di noi sta mentendo“. E’ su Netflix e quando ho iniziato a vederla ero un po’ scettico: mi sembrava sullo stile della spagnola “Elite”, ed in effetti un po’ può ricordarla. Insomma una serie “teen” con protagonisti un po’ esagerati nei comportamenti per la loro età.  Poi però la vicenda conquista e si resta a vederla fino alla fine.

5 ragazzi al liceo vengono messi in punizione ma solo 4 ne escono vivi.  Il più odiato della scuola, poiché ha l’abitudine di postare su internet i segreti di tutti, viene ucciso. Come e perché sarà morto? tutti sono sospettati,  poiché tutti, ovviamente,  hanno qualcosa da nascondere.  Come vedete la trama non è il massimo dell’originalità, ma come vi dicevo è sviluppata bene e alla fine… conquista. Buona visione.

Le serie che ho visto: Inventing Anna

E’ decisamente la serie tv del momento, quindi probabilmente anche voi l’avrete vista, su Netflix.  Si tratta di “Inventing Anna”, ultima fatica della sceneggiatrice  Shonda Rhimes che non sbaglia un colpo.  9 episodi da vedere in un week-end.

Una giornalista segue la storia di Anna Delvey, che ha convinto l’élite di New York – comprese alcune banche –  di essere un’ereditiera tedesca.  Ma sarà davvero un’audace imprenditrice o forse si tratta di un genio della truffa? “Tutta questa storia è completamente vera. Tranne che per le parti assolutamente inventate” ci viene ricordato all’inizio di ogni episodio.  Tratta davvero da un fatto di cronaca , la storia è ovviamente adattata per lo schermo tv ed è realizzata con grande maestria. Merito soprattutto delle due interpreti principali: Julia Garner (già bravissima in Ozark e, prima, in The Americans) che è Anna e Anna Chlumsky che interpreta la giornalista Vivian che vuol scrivere un articolo su di lei.
Non tutta la critica ha apprezzato questa produzione perché non è chiaro quanto sia “documentario” e quanto “fiction”.  Ma a me non pare ci sia mai stato l’intento di essere un reportage. E’ chiaramente un prodotto di intrattenimento, e sotto questo punto di vista, è fatto davvero bene. Buona visione.!

Le serie che ho visto: La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

Una decisamente curiosa miniserie dark comedy americana davvero coinvolgente. 8 episodi (brevi) disponibili su Netflix.

Le puntate si reggono soprattutto sulla straordinaria interpretazione di Kristen Bell nel ruolo di Anna, una donna giunta ormai al limite: depressa e dipendente dall’alcol (e guardate i bicchieri di vino che riesce a bere…) per superare il dolore della perdita di sua figlia, mangiata – proprio così … -da un serial killer cannibale. Nella sua disperazione, accompagnata dalla rottura col marito, dopo tre anni di alcol e psicofarmaci, Anna inizia a ossessionarsi alle vite degli altri, e in particolare a quella del nuovo vicino, Neil (Tom Riley), un uomo vedovo con una bambina a carico.  Vedrete: ne succederanno di tutti i colori in modo impensabile. Vista la brevità della serie, credo si possa vedere davvero in un giorno solo.  Il finale forse è un po’ eccessivamente originale e sopra le righe, ma gli episodi sono davvero avvincenti. Enjoy!

Le serie che ho visto: Dietro i suoi occhi

Oggi vi parlo di una miniserie inglese del 2021 in sei episodi, intitolata “Dietro i suoi occhi” e tratta dall’omonimo romanzo di Sarah Pinborough. Vi dico subito che secondo me inizia bene ma finisce decisamente male.

Diventata amante del capo e poi amica segreta della sua enigmatica moglie, una madre single si trova coinvolta in una perversa realtà di giochi psicologici. Questa la presentazione con cui Netflix propone questa miniserie sul suo sito internet, ma è decisamente molto semplicistica e riduttiva.  Non posso svelarvi nulla di più trattandosi di un thriller che, nelle prime puntate, è davvero coinvolgente, anche grazie ll’interpretazione dei protagonisti Simona Brown, Eve Hewson, e Tom Bateman. Ma il procedere della styoria è davvero deludente fino a giungere a un finale che gli inglesi definiscono #WTFThatEnding , cioè un poco elegante ma chiaro “Ma che cazxx di finale”. Insomma: vedete voi se lasciarvi coinvolgere per 5 episodi e restare delusi sul sesto. Trailer solo in inglese, ma serie doppiata in italiano.

Le serie che ho visto: In difesa di Jacob

Un serie tv davvero intrigante che ho voluto vedere fino in fondo  in due sere facendo le ore piccole. Ma vedrete che anche voi vorrete sapere la soluzione del thriller. Si tratta di “In difesa di Jacob“, ed è disponibile su AppleTV+.

Interpretata da Chris Evans e Michelle Dockery, è del 2020, ma fino ad ora non l’avevo presa in considerazione, sbagliando., ed è  tratta dall’omonimo romanzo di William Landay.  La vita di una famiglia viene sconvolta completamente quando il figlio quattordicenne Jacob viene accusato dell’omicidio di un compagno di scuola. E se all’inizio i genitori sono convinti della sua innocenza, poi il dubbio si fa strada nella coppia… E anche noi spettatori non riusciamo a capire se Jacob è innocente o meno. Insomma: una miniserie in 8 episodi che conquista. Buona visione.