Pronti per un bel binge watching del fine settimana? Anche questa volta la serie che vi consiglio, che a me è piaciuta moltissimo, è inglese. S’intitola “Broadchurch” e scopro che ne sono state realizzate 3 serie, mentre io sono ancora fermo a due. Quindi devo recuperare pure io. Broadchurch è un piccolo centro inglese in riva al mare. E’ stata girata nel Dorset, che ha avuto una “invasione” di turisti dopo la messa in onda. La tranquilla cittadina viene sconvolta da un orribile omicidio, quello di un bambino di 11 anni. Il caso viene affidato ai detective Ellie Miller e Alec Hardy che devono sospettare di tutti, forse anche di loro stessi. Broadchurch è narrato con grande originalità, è diventata un fenomeno con tre premi Bafta e gli ascolti più alti della rete britannica ITV dai tempi di Downton Abbey. Merito della scrittura di Chris Chibnall (già autore di Torchwood), di un cast strepitoso a cui strada facendo si è aggiunta Charlotte Rampling, ma soprattutto ai protagonisti: l’ Hardy scostante e solitario di David Tennant, anche solido attore teatrale, e la Miller dotata di grande sensibilità di Olivia Colman, vista anche al cinema recentemente in “Assassinio sull’Orient Express” di Kenneth Branagh. Spero vi piaccia.
Consigli di serie: The Americans
Sabato, week-end: siamo in inverno e, se non si va in montagna o comunque in gita, magari ci piace dedicarci a vedere serie tv (se il calcio, come a me, non interessa per niente). Il mio consiglio di oggi è, se non l’avete già vista, “The Americans” (il trailer più sotto). Ne sono già state realizzate 5 stagioni per un totale di 65 episodi, quindi, se vi piace, avrete un bel po’ di tempo impegnato. È ambientata a Washington negli anni ’80 e racconta di due agenti del KGB, un uomo e una donna, nati cresciuti e soprattutto addestrati in Unione Sovietica e poi fatti entrare illegalmente negli USA dove hanno assunto identità “americane”, si sono sposati “per dovere” ed hanno anche avuto due figli. Lui, dopo tanti anni in USA, inizia ad essere critico verso il comunismo mentre lei è un’incrollabile sostenitrice degli ideali sovietici. La serie è secondo me scritta ed interpretata benissimo (come sempre è meglio vederla in lingua originale con i sottotitoli). Buon “binge watching”. Fatemi poi sapere se vi è piaciuta.